5.31.2007

Canzone

E' nell'aria ancora il tuo profumo
dolce, caldo, morbido
come questa sera
mentre tu
mentre tu
non ci sei più!

E questa sera nel letto metterò
qualche coperta in più
perché se no,
se no avrò freddo senza averti sempre
senza averti sempre addosso

e sarà triste lo so
ma la tristezza però
si può racchiudere dentro una canzone
che canterò
ogni volta che avrò voglia
di parlarti
di vederti
di toccarti
di sentirti ancora mia...

E' stato splendido però...
amarti
e senza averti sempre addosso...
...dentro una canzone...

E quando un giorno t'incontrerò
magari per la strada
magari proprio sotto casa tua...
Ehi!!! Ma guarda il caso però
guarda il destino
splendido e crudele
crudele e splendido...

E intanto i giorni passano
ed i ricordi sbiadiscono
e le abitudini cambiano eh, eh, eh!!
..E' stato splendido...
..E' stato splendido...
..E' stato splendido...
..E' stato splendido....
..E' stato splendido.....

Un punto...

Un po' mi viene da vomitare, non è una situazione proprio patologica, è solo un po' di nausea, cioè, capitemi, è solo un po' di vomito per quello che vedo, sento, percepisco, vivo.
Non lo chiamerei il male di vivere, ma un po' di nausea di vivere, semplicemente quello. Come quando si perde una partita di un punto.
Forse non è facile da capire, ma è solo perché non avete mai giocato una partita o perché fate parte di quella categoria di persone che le partite di un punto le vincono sempre.
Ma quando si perde di uno è una sofferenza atroce. Si prova un po' di nausea, non è proprio male di vivere, è un po' di nausea di vivere, un po' di voglia di vomitare o di fare a botte con il primo che capita, o con il secondo se il primo è troppo grosso. E’ una grossa delusione.
Un po' come guardare in televisione la notte, al buio, un vecchio film che ci piaceva tanto e scoprire che non ci fa più ridere, o che non è poi così bello come credevamo, o ritrovare le foto di una vecchia fidanzata e cominciare a pensare un po' alla volta che non era così bella o così interessante come ci era sembrata. Ecco, è la sensazione di aver perso del tempo, un pezzo di vita. Che poi è un po’ come perdere di un punto, hai creduto di poter vincere fino all’ultimo secondo, ma quella maledetta palla ti ha punito e tutto quello che poteva essere paradiso è inferno, e invece di gioire ci viene da bestemmiare. E chissà cosa sarebbe cambiato se avessimo vinto. E quando vinci, se vinci di uno o di venti, cambia poco…

5.26.2007

Temporale

Credo che se tu fossi qui questa sera... a guardare questo temporale. Così estivo, così normale. Tanto normale che ormai nessuno ci fa più caso... lo guardo in silenzio, al buio.
Ma credo che se tu fossi stata qui questa sera, a guardare a luci spente questo temporale... avresti visto che lampi di luce... che meraviglia di spettacolo.
Che la natura fosse così stupefacente... non mi ero accorto. Ero cieco.
Mi guardavo solo dentro, ma per un attimo quel temporale... mi ha preso fuori dalle paranoie. Mi ha trascinato via con il suo vento....
Poi è finito. E adesso sono qui, a scriverne il ricordo, mentre l'angoscia e la tristezza mi riprendono.... e sto già scivolando di nuovo... dentro me stesso.

5.22.2007

Il pianto della ragazzina. Forlì eliminata: una piccola storia, tanti spunti di riflessione

Uscendo sconsolato dal Villa Romiti (in questa occasione angusto e vetusto per ospitare l'entusiasmo delle due tifoserie) ho incrociato una ragazzina seduta sul marciapiede in lacrime. La sua amica cercava di consolarla inutilmente, la passione e la delusione erano troppo forti e a quell'età non si può controllare l'emozione. Mi ha fatto uno strano effetto, la considerazione potrà sembrare banale, ma quanto amore abbiamo noi forlìvesi per questo sport, per i colori della nostra città? Quante volte negl'anni abbiamo provato l'emozione di quella ragazzina? Io ho pianto per l'Acqua Brillante retrocessa e ho aspettato al casello Bonamico e soci, rientranti da Fabriano, per riempirmi di gioia. Sinceramente sono stanco delle mezze misure e dei bicchieri mezzi pieni, vorrei davvero qualcosa di più, da tutto. Dalla categoria, dalla società, da chi dovrebbe parlare e non parla, da chi dovrebbe metterci la faccia e non ce la mette. I giocatori sono all'ultimo posto nelle mie recriminazioni, ognuno con i suoi difetti, ognuno con i suoi limiti, ma loro erano in campo a buttare quel poco o molto che avevano... Ma quella ragazzina meritava di più, le 2.000 persone che c'hanno creduto meritavano di più, Forlì merita di più..."
da Forlìbasket