Centro Trapianti "Andrea Fortunato"
'Centro trapianti Andrea Fortunato'
Banca dell'Umbria AG.9 C\C 5000 ABI 6235 - CAB 03009
L'associazione svolge ricerca e sviluppo medico per combattere la leucemia
La storia di Andrea Fortunato è uguale a quella di tanti giovani calciatori, fino a un certo punto. Andrea è un ragazzo forte, bello, pieno di grinta e di talento, davanti al quale si e' aperto un mondo dorato.
Nell'estate del '93 Andrea festeggia il suo trasferimento alla Juventus unito a un contratto miliardario. A 21 anni ha indosso la maglia numero 3, quella che un tempo apparteneva al grande Antonio Cabrini. A questa maglia Andrea è arrivato grazie ad una grande forza di volontà e a uno spirito competitivo che aveva fin da bambino, quando lasciò casa prestissimo per inseguire un sogno e praticare lo sport che più amava nella sua vita.
I compagni di allora ne decantavano lo spirito competitivo ma anche l'animo giocoso e un grande senso del gruppo... Andrea esordisce in serie A nel '92 con il Genoa... Tra i "grifoni" le sue doti di calciatore si manifestano appieno tanto da convincere i dirigenti bianconeri ad acquistarlo l'estate successiva.
Andrea percorre la fascia sinistra decine di volte, difende, contrasta, va in avanti, crossa e quando puo' entra nell'area avversaria. E' generoso e gioca per la squadra. Il sogno si e' avverato: Andrea e' una delle rivelazioni del calcio italiano.
Un altro importante riconoscimento e' la convocazione nella nazionale di Arrigo Sacchi, con cui contro l'Estonia Andrea gioca la sua prima partita "azzurra" in preparazione dei Mondiali di USA '94. Tutto sembra perfetto.
26 aprile 1995. Nel duomo di Salerno si celebra il funerale di un ragazzo di 23 anni: Andrea Fortunato, terzino sinistro della Juventus.
Andrea si era fatto visitare ma tutto sembrava normale. Ma il suo rendimento continuava a peggiorare ed era sempre stanco. Si è sottoposto ad ulteriori esami medici e il risultato è stato agghiacciante: leucemia!
Andrea è stato ricoverato a Torino per le prime terapie, poi è trasferito a Perugia per il trapianto di midollo osseo. Lo spirito di Andrea è forte e l'intervento sembrava riuscito, ma il suo fisico era ormai duramente provato. Si è svegliato una mattina con la febbre e in pochi giorni una polmonite lo portato via. E' il 25 aprile del 1995, alle otto di sera. Solo pochi giorni prima Andrea aveva detto: "NON IMMAGINAVO QUANTO PUO' ESSERE MERAVIGLIOSA UNA SEMPLICE PASSEGGIATA".
Andrea è stato ricoverato a Torino per le prime terapie, poi è trasferito a Perugia per il trapianto di midollo osseo. Lo spirito di Andrea è forte e l'intervento sembrava riuscito, ma il suo fisico era ormai duramente provato. Si è svegliato una mattina con la febbre e in pochi giorni una polmonite lo portato via. E' il 25 aprile del 1995, alle otto di sera. Solo pochi giorni prima Andrea aveva detto: "NON IMMAGINAVO QUANTO PUO' ESSERE MERAVIGLIOSA UNA SEMPLICE PASSEGGIATA".
Si dice che colui che muore giovane sia piu' caro agli dei. Forse e' veramente cosi. E ora Andrea sta veramente correndo felice da qualche parte dietro un pallone. A chi lo ha amato, a chi gli voleva bene e anche solo a chi tifava per lui resta il suo ricordo.