4.20.2009

Forrest Gump

« Mi chiamo Forrest, Forrest Gump»
« Stupido è chi lo stupido fa»
« La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita»
« Se glielo dico non ci crede ma… io corro come il vento che soffia»
La prima volta che ho visto il film al cinema avevo quindici anni e Forrest Gump mi ha sconvolto. Forrest Gump è semplicemente un capolavoro.
Non è altro che la semplice storia dell'intensa vita di un uomo con il quoziente intellettivo sotto la media. Il film si sviluppa durante 30 importanti e indimenticabili anni di storia americana e serve anche a ripercorrere e ad acculturarsi su quanto è accaduto in quei decenni, visto che la nostra scuola ritiene superfluo parlare anche solo dei fatti principali della storia a stelle e striscie, e poco importa se sulla base di quegli anni si è sviluppata la civiltà che oggi governa il mondo moderno: Forrest nel film parla allo spettatore, attraverso casuali interlocutori, e comincia il commovente racconto della sua vita a partire dalla metà degli anni '50, quando lui è bambino, mentre alla fine del film siamo all'inizio degli anni '80. Durante questi anni Forrest conoscerà miti come Elvis Presley, John F. Kennedy, John Lennon, George Wallace e Richard Nixon, stabilirà un nuovo clima di pace tra Stati Uniti e Cina, diventerà una stella del football e parlerà del Vietnam ad un raduno hippy, senza però rendersi realmente conto di quanto questo sia incredibile.
Il film ha avuto un impatto straordinario anche nella nostra vita quotidiana: frasi come «Stupido è chi lo stupido fa» sono tuttora usate, catene di "Bubba Gump" hanno realmente invaso gli Stati Uniti e chiunque si ricorda ancora la storia del tenente Dan.
La vita di Forrest è tanto semplice quanto movimentata. Un ragazzo ingenuo e un po' tonto, diverso da tutto il mondo che lo circonda. Persino sua madre, che lo incita a non farsi scavalcare da nessuno, lo costringe a mettere un apparecchio alle gambe che si rivelerà provvidenziale per fargli scoprire le sue straordinarie doti atletiche. Forrest non viene ammesso alla scuola pubblica a causa del suo Quoziente Intellettivo insufficiente ma la madre, concedendosi al preside, ottiene di farlo comunque ammettere. Il primo giorno di scuola incontra sull'autobus Jenny, un incontro che segnerà per sempre la sua vita. Jenny, per Forrest, sarà sempre e solo l'unica cosa che conta al mondo.
Il rapporto d'amicizia che si instaura tra i due bambini è da subito profondissimo, con Jenny protettiva ma a causa di violenze familiari precocemente disincantata nei confronti della vita e ben presto senza sogni e speranze. Grazie alla sua abilità nel correre e quindi nel football, Forrest ottiene di essere ammesso al college con una borsa di studio. Qui le vite di Forrest e Jenny cominciano a prendere pieghe diverse con Jenny ragazza carina e popolare, mentre Forrest resta il solito stupido quale era stato considerato fino ad allora. I due però continuano a volersi molto bene e ad aiutarsi e sostenersi a vicenda. Si incontreranno in diverse fasi della loro esistenza e in diversi momenti cruciali della storia degli U.S.A. dagli anni '50 in poi. Dopo essersi laureato Forrest si arruola nell'esercito e diventa intimo amico di Bubba, un soldato nero che sognava di gestire un'impresa di pesca di gamberi. Piano piano Bubba convincerà Forrest a promettergli di diventare suo socio, una volta finita la guerra. Forrest e Bubba vengono mandati in Vietnam, dove conoscono il Tenente Dan, comandante del loro plotone. In un attacco a sorpresa, molti soldati di quel plotone vengono uccisi mentre Forrest, invece di scappare, si espone al pericolo e torna indietro a salvare quanti più compagni può. Bubba è stato ferito a morte. Forrest salverà anche il tenente, che però perderà l'uso di entrambe le gambe, che gli verranno amputate. Il tenente accusa Forrest di aver cambiato il suo destino salvandolo, e lo ringrazierà solo molto più tardi.
Nell'esercito Forrest impara a giocare a ping-pong, e, diventato bravissimo, viene mandato in Cina come esponente della squadra dell'esercito. Questi incontri placano il clima della Guerra fredda che gravava sulle nazioni. Forrest viene congedato con la medaglia d'onore. Mentre è a Washington per il conferimento, ritrova Jenny ad un convegno pacifista in cui è stato trascinato. Jenny fino ad allora aveva condotto la vita dissoluta degli hippies. Forrest questo non lo sa, perché non è in grado di capirlo: lui continua a pensare che Jenny sia ancora la bambina che gli era sempre piaciuta tanto. Jenny però se ne andrà di nuovo insieme ai suoi amici. Forrest le lascia la medaglia d'onore in ricordo. A New York incontra di nuovo il Tenente Dan, e scopre che anche lui è decaduto nei fumi dell'alcool e della prostituzione. Anche Jenny però è a New York, e vediamo che si è data alla prostituzione, alla droga e al furto. Forrest questo non lo verrà mai a sapere.
Con 25.000 dollari ottenuti da una campagna pubblicitaria, Forrest si impegna a mantenere la promessa fatta a Bubba. Compra una scalcinata barca per gamberi, sotto gli sguardi increduli di tutti, e si imbarca. All'inizio non ottiene alcun risultato, ma, con l'aiuto del Tenente Dan, comparso un giorno al molo di Forrest, e di un temporale, i gamberi cominciano a venire. Con questa impresa Forrest diventerà miliardario, anche se ad un certo punto decise di dare la parte di Bubba (il 50%) alla sua famiglia, suscitando l'incredulità del tenente, ora anche lui socio di Forrest.
Un giorno, le condizioni di salute della madre di Forrest peggiorano improvvisamente, e la madre muore. Forrest si sentirà profondamente scosso, soprattutto perché la madre era stata l'unico genitore e l'unica guida che avesse avuto. Più volte lo sentiamo cominciare i discorsi con «Mia madre diceva sempre…».
Un giorno Jenny si presenta a casa Gump, dove Forrest vive solo con i suoi pensieri (soprattutto rivolti a lei). Dopo che Jenny passa qualche giorno a casa sua, Forrest le chiede di sposarlo. Lei rifiuta, considerandosi una minaccia per un uomo per bene come lui, ma si sente obbligata a dimostrargli il suo amore andando a letto con lui. Jenny però la mattina dopo sparisce molto presto, riconsegnando a Forrest la sua medaglia d'onore.
Dopo questa esperienza Forrest trascorre molti giorni tristi e pensierosi, ma poi, misteriosamente, si alza e comincia a correre. Corre fino alla fine della strada, della città, dell'Alabama. Corre fino all'oceano Pacifico e poi a quello Atlantico. E così via per tre anni, ininterrottamente. Diviene ancora più famoso di quanto non sia già, e il regista ce lo raffigura simpaticamente come ispiratore di slogan e simboli internazionali. La gente lo prende come un uomo saggio, anche se lui ammette più volte di non sapere per quale motivo corre.
Un giorno però torna a casa, e subito gli arriva una lettera di Jenny, che lo invita a casa sua. È proprio per questo motivo che Forrest è seduto sulla panchina che vediamo in tutto il film: aspetta l'autobus che lo porterà a casa di Jenny.
Forrest qui scopre la presenza di un bambino, e si congratula con Jenny per essere diventata madre. Al che Jenny gli rivela che il bambino si chiama Forrest, come suo padre. Forrest, inizialmente non capisce, ma poi si rende conto di essere lui il padre del bambino. Appare spaventato, e capiamo che la sua maggior paura è che il figlio sia nato idiota come lui. Jenny lo rassicura dicendogli che è uno dei più intelligenti della classe. A questo punto, è Jenny a chiedere a Forrest di sposarla. Forrest naturalmente accetta subito, e organizza il matrimonio, al quale si presenterà anche il Tenente Dan.
Il futuro non è felice, però: Jenny rivela a Forrest di essere affetta da un grave virus che i medici non conoscono (probabilmente l'HIV, anche se non viene menzionato, ma questo punto della storia è ambientato agli inizi degli anni '80).
Anche Jenny muore. Forrest parla alla sua tomba, le racconta di quanto è orgoglioso del figlio, che è molto intelligente, che sta facendo di tutto per essere un bravo padre. Solo in questa occasione vediamo Forrest piangere. Il film finisce teneramente: Forrest accompagna il figlio a prendere l'autobus, che è lo stesso che prendeva lui stesso, ed è persino guidato dalla stessa donna (che ai tempi del Forrest grande era solo una ragazza). Una piuma bianca si alza verso il cielo, la stessa che lui ha raccolto a quella fermata dell'autobus.
Forrest Gump esplora un vastissimo insieme dei temi fondamentali della vita. Primo fra tutti l'amore. Forrest stesso dice: «Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che significa». Jenny invece non era d'accordo: ma in realtà è lei a non aver mai provato l'amore, se non da bambina e proprio per Forrest, come ci lasciano intendere alcune scene iniziali. Forrest non si rende conto, però, che l'amica ha paura di stargli accanto: teme di poter contaminare la sua intatta purezza. Forrest, dal canto suo, ha sempre amato Jenny: è lui a rivelarcelo, anche se indirettamente, dicendo parecchie volte che nei momenti in cui le era lontano pensava sempre a lei.Il tema che però fa da sfondo all'intero film è la scarsa intelligenza di Forrest. Questo fatto viene addirittura esplicitato all'inizio del film, cosicché non sorgano dubbi. Forrest è indubbiamente più stupido degli altri. Eppure conduce una vita migliore di quella degli altri, suoi amici inclusi. Forrest diventa campione di football, si laurea, si arruola, combatte in Vietnam, riceve la medaglia d'onore, conosce presidenti, diventa miliardario, ma soprattutto nella sua vita non fa mai niente di male. Solo qualcosa di inappropriato, ogni tanto. Il messaggio finale ci dice che non importa essere intelligenti, basta agire nel bene. Si ha anche l'impressione che Forrest in realtà sappia esattamente ciò che succede intorno a lui, ma che il suo cervello lo registri come superfluo; vediamo, nel corso del film, che per lui contano solo due cose: Jenny, e mantenere le promesse.
Il film costò circa 55 milioni di dollari, e si ricorda che per recitare in questo film Tom Hanks ricevette un compenso di circa 8 milioni di dollari, una cifra molto alta all'epoca, considerando che Hanks, al tempo in cui il film fu girato, non era un attore famosissimo. Infatti il film Philadelphia del 1993, per il quale fu premiato con l'Oscar era stato girato dopo Forrest Gump. Alla fine però la post-produzione di quest'ultimo richiese più tempo del previsto e Philadelphia uscì per primo.
Forrest Gump è un film triste. Molto triste. Ma alla fine Forrest Gump ha vinto. Alla grande. E' riuscito a realizzare lo scopo della sua vita. Ha reso il suo amore per Jenny eterno. Oltre la loro vita, oltre il loro tempo. Ha sempre messo lei davanti ha tutto, l'ha resa più importante della sua stessa vita e di tutto il resto del mondo. L'ha amata, sognata, desiderata, meritata ogni giorno e ogni respiro della sua esistenza. E alla fine, dopo la fine della sua vita, ha lasciato al mondo il risultato del suo amore. Loro figlio. E lui e tutti i suoi figli e i suoi nipoti e le successive generazioni saranno sempre nate dall'incredibile amore di Forrest per Jenny.
Onore a te, Forrest Gump.