Sole di primavera
Si fa presto a cantare che il tempo sistema le cose
si fa un po' meno presto a convincersi che sia cosi
non lo so se è proprio amore
faccio ancora confusione...
Va bene, hai vinto tu. Ho tolto quell'orrenda foto di Elisabetta Canalis dallo sfondo del mio portatile. Non solo l'ho tolta, l'ho pure sostituita con quella tua foto con la maglia rossa che ti piace tanto. No, non quella da "pagliaccio", l'altra. Avevi ancora l'orecchino al naso... ma sai che ti stava anche bene... Del resto hai ragione, tu sei più importante della Canalis... che poi non sai neanche chi cazzo è, quindi cosa discutiamo a fare... e comunque il suo autografo mica lo vendono su e-bay... credo... ormai non sono più sicuro di niente. Ma mi ha sconvolto quella cosa. Ma allora sei proprio una stella, che cosa ci fai qui... hai il tuo firmamento in cui regnare... Ma io? Io ho conosciuto una ragazza normale, molto più di tante altre che conosco... che ama alla follia il suo lavoro e la sua vita cosi strana e frenetica, e nel tempo libero fa tutto quello che fanno le ragazze della sua età. A volte però vorrei che fosse stato tutto un po' più semplice o che ci fosse un domani, perchè in fondo... non lo ammetterò mai ma adoro accompagnarti a curiosare nei negozi di vestiti (eh quelli si, lo so, ti mancheranno...) o dal parrucchiere o in quel supermercato, pieno di cose per me strane, che disterà anche 20 km ma solo li hanno i prodotti delle marche che almeno sai cosa mangi o a scegliere un dvd da guardare, o meglio... da farti addormentare. Comunque ci ho pensato sai, ci ho pensato tanto... a quello che vorrei. E a quello che dovrò dirti, e aspettarmi da te. Sai a me è capitato, delle volte, di aver fatto quello che ho voluto. Forse tante volte, sicuramente più di quelle che ora ricordo. Alcune volte per cose serie, altre volte per banalità. E' bello, delle volte fare quello che vuoi ti rende felice, altre volte ti rendi conto di avere sbagliato, ma con la consapevolezza che hai sbagliato tu, e quindi è un errore sopportabile. Altre volte, molte altre volte per la verità, qualcuno ha scelto per me. Quelle sono le scelte più difficili da accettare, perchè le fanno altri per noi. E non ti va mai giù. Infine ci sono le scelte, quelle come questa, quelle che tanto non ci puoi fare niente, perchè è già scritto così e non c'è proprio possibilità di cambiare e sono solo cazzi tuoi, ci dovevi pensare prima. Ma quanto male che fa... E quindi, io non ti chiederò proprio niente. E credo che neanche tu lo farai. Lo sai che cosa vorrei? Ma lo voglio veramente, con tutto me stesso. Voglio che tu riesca a migliorarti ancora e ad arrivare la dove sogni di arrivare, dove hai sempre sognato, fin da bambina... Là dove non ci sono ginocchia troppo fragili da curare e tendini d'achille da ricostruire, la dove c'è solo la gloria di cui ricoprirsi e la pelle d'oca sulla pelle... Vorrei che tutto questo abbia un senso, le scelte e le rinunce che hai fatto fin da bambina e sono sempre sottovalutate, ma del resto la fatica che si fa negli ospedali e tutte le volte che devi ripartire da zero e tutte le volta che lasci il tuo nido la conosci solo se la provi. Tra poco mi farai ripartire da zero anche tu. Probabilmente non tornerai mai, e se anche lo farai sarà passato troppo tempo, e io odio vivere nell'incertezza. Chissà se qualche volta avrai il tempo o la voglia di piagnucolare con me anche se da lontano, almeno per qualche caviglia gonfia o per qualche sostituzione stupida... Un po' ci spero, anche se sei pesantina quando ti ci metti... eheheh. Ma poi perchè ti piace piagnucolare proprio con me...??? Perchè sono così anch'io forse... Ed è per questo che quello che vorrei... è che tu ci arrivassi in alto e che lo facessi il più presto possibile. Non mi importa non essere li a abbracciarti, non mi importa se ti scorderai di me. Voglio che tu riesca a dimostrare a tutti quello che vali e quello che hai fatto finora è niente in confronto a dove arriverai... Ecco quel giorno io sarò veramente contento, anche se nessuno mi vedrà, anche senza che nessuno lo sappia, nemmeno tu, che mai leggerai queste righe. Quel giorno io sarò orgoglioso di te, ancora più di quanto lo sono adesso, e un po' avrò vinto anch'io. Sai, io non sono bravo a parlare alla gente, non so mai dire alle persone quello che penso, spesso non riesco a farmi capire. Con te poi è ancora più dura. A volte poi mi sembra veramente tutto un gioco, una cosa folle. A cui non mi andava di mettermi in mezzo. E invece, puttana di quella eva... mi sono fregato, nel modo più doloroso tra l'altro. Non hai idea, oltre a quelle che mi lascerai, di che ferite mi hai aperto... e mi lasci qui, da solo, a cercare di sopportare... e cosa mi rimane di te... se mi porti via quella faccia dura e sempre incazzata che hai quando sei concentrata, quella stessa faccia allegra e solare, quella linguaggia di fuori che te la stacco a morsi prima o poi te lo giuro, il tuo meraviglioso sorriso con dentatura perfetta, il tuo sguardo semplice e "pulito" da sembrare un disegno, il tuo fisico da "torello" così elegante e femminile senza la divisa da gioco, i tuoi piedi che più che da atleta sembrano lo spot di un'estetista tanto sono sempre curati, le tue piccole orecchie a sventola che proprio non ci possiamo fare niente ma tanto hai i capelli lunghi...Ecco cosa vorrei, che quando sarai lontana un pezzettino del mio cuore stia sempre con te, almeno lui non si sentirà così solo.
Usciamo, c'è il sole. Ora.
posted by Sangue nervoso @ 2:42 PM
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