5.22.2007

Il pianto della ragazzina. Forlì eliminata: una piccola storia, tanti spunti di riflessione

Uscendo sconsolato dal Villa Romiti (in questa occasione angusto e vetusto per ospitare l'entusiasmo delle due tifoserie) ho incrociato una ragazzina seduta sul marciapiede in lacrime. La sua amica cercava di consolarla inutilmente, la passione e la delusione erano troppo forti e a quell'età non si può controllare l'emozione. Mi ha fatto uno strano effetto, la considerazione potrà sembrare banale, ma quanto amore abbiamo noi forlìvesi per questo sport, per i colori della nostra città? Quante volte negl'anni abbiamo provato l'emozione di quella ragazzina? Io ho pianto per l'Acqua Brillante retrocessa e ho aspettato al casello Bonamico e soci, rientranti da Fabriano, per riempirmi di gioia. Sinceramente sono stanco delle mezze misure e dei bicchieri mezzi pieni, vorrei davvero qualcosa di più, da tutto. Dalla categoria, dalla società, da chi dovrebbe parlare e non parla, da chi dovrebbe metterci la faccia e non ce la mette. I giocatori sono all'ultimo posto nelle mie recriminazioni, ognuno con i suoi difetti, ognuno con i suoi limiti, ma loro erano in campo a buttare quel poco o molto che avevano... Ma quella ragazzina meritava di più, le 2.000 persone che c'hanno creduto meritavano di più, Forlì merita di più..."
da Forlìbasket