11.11.2008

Million dollar baby

Million Dollar Baby è un film intenso e commovente, fin troppo, confesso che l'ultima mezzora è piuttosto dura da affrontare con attenzione. i protagonisti del film sono due: Frankie, uomo solitario e duro, ha passato la vita ad allenare pugili nella sua palestra. Un giorno incontra Maggie, una ragazza decisa a farsi allenare da lui. L'incontro cambierà la vita d'entrambi. È la storia di una ragazza povera che vuol cambiare il suo futuro e che ci riescurà, cazzo se ci riuscirà. Ma non è uno di quei film che raccontano una favola, cioè una storia che con la vita reale non c'entra niente. E non 'è neanche un lieto fine o un paradosso. Il film ci parla della solitudine. I protagonisti sono persone sole. Frank ha addirittura scelto la solitudine. Meno sentimenti, meno dolore: questa la sua filosofia. Maggie gli farà capire che sbagliava. I sentimenti ci fanno uscire dal vuoto delle nostre esistenze. I sentimenti ci rendono umani. Senza sentimenti noi siamo inutili. E' un film sul rapporto tra padre e figlia. Frank ha una figlia che non lo vuol più vedere. Maggie non ha mai conosciuto suo padre e ha una madre e dei fratelli cattivi. Con Maggie, Frank vivrà quel rapporto paterno che gli mancava da anni. E Maggie troverà in Frank il padre che non ha mai avuto. Il calore della famiglia ci aiuta a vivere e a superare i momenti di crisi. Eastwood ci parla anche del destino e di come lo affrontiamo. La felicità di Maggie scompare appena arrivata. Forse questo era il suo destino, forse tutti noi abbiamo un destino che ci ha già segnato. All'università, il mio professore di gestione delle risorse umane mi ha insegnato che il nostro destino ce lo disegniamo noi, con il nostro atteggiamento e con il nostro modo di agire. Maggie, finché può, accetta il dolore con coraggio e dignità. Frank invece si ribella. Ma cambia qualcosa se ci ribelliamo? No, secondo Eastwood. Evidentemente Eastwood e il mio professore non andrebbero d'accordo... Poi il film parla della fede in Dio. La vita è dura e spesso ingiusta. Frank prega molto, ma la sue domande non hanno risposta. Neanche il prete del film sa consigliarlo: le sue parole sono fredde. Insomma: siamo proprio soli, e più passano gli anni più mi accorgo che in questo caso ha ragione Eastwood. Clint ci parla anche dell'eutanasia. Cioè del fatto che un malato grave, senza speranze di guarire, chieda di morire. È giusto accontentarlo? Fino a che punto la vita è sacra? Un film sulla natura umana e sulle sue debolezze. Un film molto reale. A noi i conti non tornano quasi mai, alla vita sempre. Inutile sperare nel contrario.

Stufato e polenta

C'è che ora basta comincio a essere veramente stufo di qualcosa che tutto chiede e che nulla ti da. E' vero che solo il tempo può rispondere ai dubbi, ma io di tempo non ne ho più. O non ne voglio perdere più. E' grave, ora, lo so. E ho bisogno di chiedere aiuto a qualcuno. E devo farlo, perchè se no lo spettro del mio futuro si annuncia terribile. E nell'attesa, smettetela di farmi male.

Obama

E cosi gli Stati Uniti hanno un nuovo Presidente. O meglio lo avranno, a inizio 2009. Barak Obama sarà il 44esimo Presidente degli Stati Uniti d'America. L'uomo più potente del Mondo. L'uomo che dovrà garantire la nostra sicurezza e il nostro futuro. E finalmente abbiamo anche il primo presidente di colore della storia degli US. Moderato, democratico, Obama ha vinto a furor di popolo. Giovane, faccia pulita, elegante, sa parlare bene e ha i modi raffinati. Ha una moglie che piace e due belle figlie, lo stereotipo della famiglia felice che tanto piace agli americani. E' un candidato contro tutte le guerre nel mondo, ma si è sempre rifiutato di criticare le scelte contro la guerra in Iraq. Contraddittorio forse, ma anche questo piace molto agli americani. Ha scritto due libri, uno sui suoi pensieri politici e uno, con la moglie e le figlie, dedicati ai bambini. Obama è uno di quei personaggi che buca lo schermo, fa presa sul pubblico, raccoglie consensi anche se non si conosce il suo pensiero. Tra le migliaia di cose che ho letto su di lui sui giornali in questa settimana mi è rimasto impresso un passo di una lunga intervista in cui dichiara di aver a lungo fatto uso di maijuana e cocaina, da ragazzo, per "togliermi dalla testa la domanda su chi fossi". Obama ha perso il padre, tornato in Africa quando era poco più che adolescente, in un incidente stradale e la madre di cancro. Tanti auguri Barak Obama, Presidente del mondo libero, perchè la tua sia una presidenza il più inosservata possibile, senza bisogno di intervenire sulla ribalta mondiale per crisi, stragi, guerre o quant'altro.