9.19.2006

Il giorno di dolore che uno ha

Ci sono dei giorni "normali" in cui fai le solite cose, sul lavoro, a casa, la solita routine... e sembrano proprio giorni normali, che scorrono senza particolari sussulti e senza espisodi che rimarranno nella tua storia... sono giorni un po' anonimi, in cui sembra tutto fermo e in cui i tuoi pensieri volgono già a domani. Poi può capitare che scoppi una scintilla, magari leggere una frase che ti fa venire in mente qualcosa, una battuta fuori posto, o anche solo vedere per sbaglio una vecchia immagine immagazzinata da qualche parte nella tua mente, di quelle che eri convinto di avere già buttato giù e invece cazzo sono sempre li più nitide e presenti di quello che credevi e a tirarle fuori fanno male, dio solo sa quanto fanno male... Ecco, il tuo giorno normale e anonimo è andato a puttane perchè adesso non c'è proprio verso di cancellarlo dalla testa quel chiodo fisso che ancora fa uscire sangue e l'umore cambia, la rabbia dentro di te cresce ed è strano perchè è una rabbia che hai già provato per quella particolare situazione e quindi dovrebbe essere già passata da tempo e invece è ancora li e tu sei li a chiederti perchè e dopo qualche ora la risposta non ce l'hai ancora, ma non hai neanche la voglia e la capacità di mettertela via cosi e quindi perdi ancora tempo a cercare di capire dove e quando hai sbagliato, ma quella è l'unica cosa che sai e sai anche che accettare i tuoi errori è una delle cose più difficili di questo mondo, perchè tu sei perfetto e ti basterebbe avere quella possibilità... peccato che quando poi la possibilità ce l'hai, ed è anche una di quelle in cui speravi di più e per cui non stavi neanche combattendo tanto, e la butti nel cesso... beh, non è colpa del destino o di qualcun altro. Sei stato proprio tu a fallire miseramente. E quando poi ci pensi bene e ti rendi conto che è almeno la terza volta che commetti lo stesso errore con tanta superficialità e leggerezza, capisci che alla fine è giusto se ora sei li a tormentarti perchè proprio non si riesce a spegnere quella luce e cercare di dormire e la cosa più sensata che rimane da fare è quella di sfogarsi su uno stupido blog. E allora questo giorno di dolore può finire in un modo solo, per sfinimento, quando proprio non ne hai più per andare avanti a pensare e a scrivere. E domani? Domani l'amarezza sarà minore, anzi ci sarà la voglia di rimboccarsi le maniche e cominciare a pensare a come andare a prendersi una seconda opportunità. Poi nel giro di qualche giorno sarà tutto passato, ricacciato magicamente in fondo ai tuoi pensieri, i giorni torneranno normali, quelli più belli e quelli più brutti, e questa notte non te la ricorderai più. Ma quel cazzo di macigno che cerchi continuamente di nascondere a te stesso è sempre li e prima o poi tornerà fuori e sarai ancora qui a raccontare un nuovo giorno di dolore... fino a quando non lo distruggerai, fino a quando non farai qualcosa di ancora migliore o più importante, fino a quando non ti sarai convinto di avere imparato il tuo errore... sperando che questa sia la volta giusta. E adesso lo sai, adesso dentro di te è tutto chiaro, adesso se potessi tornare indietro si che faresti quel fottuto sforzo in più che sapevi di dovere fare, invece indietro non si torna, troppo semplice, adesso invece sei li da solo a pensare a dove saresti potuto essere arrivato ora e come puoi cancellare tutto questo. Ma non lo cancellerai mai, se ti va bene potrai riprovarci e fare meglio, se no... cerca di imparare dai tuoi errori e aspetta il prossimo treno, sperando che sia quello per un viaggio bello almeno quanto quello appena perso e, soprattutto, aperando che arrivi...

"Se mai vi venisse data una seconda possibilità nella vita, dovete andare fino in fondo." Lance Armstrong

1 Comments:

At 12:27 PM, Blogger Sisa said...

ieri era serata di post seri, un po' tristi e riflessivi. che fai mi copi? :) cmq ti capisco, se può bastare, indietro non si torna però non devi starci a pensare. ricordati sempre che non esistono scelte sbagliate. è troppo facile guardare indietro e dire 'ah però quella volta avrei potuto...'. se hai fatto una cosa in quel modo quella determinata volta è perché in quel momento sentivi di fare così, o forse potevi fare solo così...il senno di poi è solo un amico un po' troppo saputello!

 

Posta un commento

<< Home