9.11.2006

Le cose che non ti ho mai detto...

Era bello.... sarebbe stato bello... era bello solo illudersi parlando di te, perchè io in te vedevo proprio qualcosa di irraggiungibile... Era bello fare di tutto anche solo per incrociare uno sguardo, cambiare i miei orari per sapere di essere lì nella stessa tua aula. A volte il caso... ti ho vista subito, la prima persona che mi è rimasta impressa nel primo giorno di quel nuovo mondo... e poi anni dopo l'ultimo contatto con quel mondo. Chissà come sarebbe andata se non fossi partita, anche senza innamorarti... avremmo avuto tante cose da condividere allora, la possibilità di girare il mondo, di fare scelte comuni. Magari mi avresti portato su un'altra strada, in fondo così non sarebbe stato possibile... la domenica si va al lago, a visitare le città, al mare o in montagna. La domenica è fatta per stare assieme e riposarsi, svagarsi dopo una settimana sui libri... la pallacanestro è una passione infantile, per non parlare del calcio poi... e poi giochi già al venerdì sera, non capisco perchè il sabato sera o la domenica perdi ancora così tanto tempo per una squadra di basket... già... spesso me lo sono chiesto anch'io.
Quanti anni sono passati da allora? Non me lo ricordo neanche più, 7 credo. Forse era il 1999... si, a memoria direi di si. Quello che invece ricordo bene è da dove venivo prima di te. Avevo trovato all'improvviso la voglia di inseguire un sogno... rinunciando alla classica "prima storia seria" dei 18 anni, quella con una persona che stravede per te ma che sai già che non è la tua verà metà e che presto o tardi vorrai qualcosa di diverso. E a 18 anni, ma anche ora che ne ho 27, penso fosse giusto sbatterci la testa, tanto prima o poi sarebbe successo comunque. E allora tanto valeva provarci, capire che i sogno sono belli perchè sono nostri e proprio come li vogliamo dentro di noi, e quando crediamo di tirarli fuori cazzo se ci facciamo male... E in quel momento il mio sogno era così forte... e assurdo... avevo capito per la prima volta che là fuori siamo soli e non abbiamo niente di cui poter essere veramente certi a parte noi stessi... è una lezione dura da imparare quando ti credi ancora invincibile... ecco proprio li sei arrivata tu, e dopo quel duro colpo magari ero un pochino più maturo di prima e tu allora eri così perfetta per me... Sono cresciuto ancora un po' in quei mesi e per questo volevo dirti grazie. Voglio anche che tu sappia che per te ho scritto una delle cose più belle che abbia mai creato e in fondo sono contento di averlo fatto proprio per te, che mi apprezzi ancora adesso a distanza di anni. E proprio a quella lettera ho pensato poco tempo fa, quando mi sono deciso dopo un sacco di tempo a riscriverne un'altra per un'altra persona... e cazzo lei mi ha dato ancora meno soddisfazioni di quante me ne avevi date tu all'epoca... e quella sera che dovevamo fare una rimpatriata per la festa della nostra Università e io me ne sono dimenticato... ero li a casa mia con lei e tu mi hai chiamato e per due volte non ho ti ho risposto perchè non avevo voglia di dovere giustificare la mia assenza e poi mi fai sempre quelle domande personali, mi infastidiscono... Ci ho pensato.... c'era lei, ora lei non c'è più, un domani ci sarà un'altra, ma di certo non voglio che ci sia più tu, perchè io sono cambiato e ora che mi fai tutti quei discorsi strani che non capisco mai dove vuoi arrivare... ora cosa vuoi che ti dica. Ho bisogno di avere intorno persone vivaci, esuberanti, che fanno casino, che mi danno serenità.... volevo dirti che con te avrei potuto passare parte degli anni più belli della mia vita, ed è un peccato che tu sia partita proprio allora, ma adesso che un giorno mi dici che accetti di sposarlo e il giorno dopo dici che sei infelice e vuoi mollare tutto io non ti capisco più.. e se vuoi un consiglio guardati dentro bene perchè secondo me non ci stai capendo niente neanche tu.