9.13.2007

L'istinto

Un vecchio saggio una volta disse: "Puoi avere tutto nella vita se sacrifichi tutto per quella cosa".

"Secondo te che cosa intende?"
"Beh... Quello che intendeva dire, è che ogni cosa ha un prezzo... non solo in denaro. E' un po' una metafora della guerra. Prima di affrontare una battaglia è meglio decidere quanto si è disposti a perdere. Ma è lo stesso nelle cose di tutti i giorni. Sai, molto spesso fare quello che ti fa star bene non significa fare ciò che è giusto. E aprirsi a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta la vita."

"Si, parla dei sacrifici. Di quello che ci costa fare qualcosa, se siamo disposti a farlo oppure no, se ne vale la pena insomma..."
"In parte si, ovviamente i sacrifici più duri sono quelli che ci piombano addosso all'improvviso. Quando questo accade, quando è la battaglia a scegliere noi e non viceversa, allora il sacrificio diventa più grande di quanto riusciamo a sopportare."

"Eh si, è questo il difficile. Io penso che spesso perdiamo molte energie per delle cose che non hanno senso e non ci accorgiamo invece di quanto ci serva in realtà, almeno fino a quando ci viene a mancare. E il difficile è capire esattamente che cosa ci manca, e trovare quello. E' quello per cui vale la pena fare dei sacrifici, ma poi col tempo le nostre esigenze cambiano. E ci sembra di avere perso tempo per cose inutili, ma che magari prima erano indispensabili."
"Vedi, all'essere umano servono molte cose per sentirsi vivo: una famiglia, un lavoro realizzante, l'amore, il sesso, gli amici, gli hobby, delle soddisfazioni personali. Se ne mencano un paio per un certo periodo si sta bene lo stesso, ci si rifugia nelle altre cose. Ma serve una sola cosa per essere vivi davvero e a cui non possiamo rinunciare: serve un cuore che batte. Quando il nostro cuore è minacciato, quando quello che lo fa battere è minacciato, possiamo reagire in due modi: possiamo fuggire oppure oppure possiamo reagire. Esiste un termine scientifico per questo, combatti o fuggi. E' l'istinto. E' dato dalla necessità di sopravvivere. E noi non possiamo controllarlo, oppure si."