8.22.2007

C'è confusione...

Solo le persone a cui vogliamo veramente bene possono ferirci. Già. E' questo il pensiero della notte. Quattro ore di rotolamenti, tormenti e testa sotto il cusino non hanno portato a niente di meglio. Ma non eslode mai questo cazzo di cuscino. Lo hai sentito prima quel signore alla televisione "La cura per la solitudine è il matrimonio, basta quello per trovare il vostro legame forte". Ma porco zio ma chi le suggerisce queste minchiate. Una parola, una frase buttata li nel modo e nel momento sbagliato fa più male di mille proiettili nella schiena. Cambia città, cambia lavoro, cambia vita. Tanto ormai non ci credi più. Non ci puoi credere più. E senza motivazioni qui non vai da nessuna parte. Ma perchè dici sempre le stesse cose? Forse perchè è quello che pensi. Cambia strada, non resistere più. Vattene. E non ascoltarli che ti dicono che stai scappando, tu non stai scappando, non sei un coniglio. Solo che non vale più la pena aspettare... per cosa, per soffrire ancora... ti faresti solo del male inutilmente. Del resto ormai hai capito come tira il vento, passi la prima volta ma ripeterlo sarebbe deleterio. Domani mi compro una bella bandiera degli Stati Uniti che userò per arredare una parete. Ma che cazzo c'entrano ora gli Stati Uniti, tieni anche quelli fuori da tutto che hai già abbastanza problemi cosi. Ci vorrebbe proprio un giorno nuovo, di speranze, di cambiamenti, di vita. La ricordi la canzone dei Green Day "Wake me up when september ends". Delle volte vorrei prorio essere un orso, tiri su la tua sacca di ciccia sotto il pelo e via il letargo. Che poi era anche l'unica cosa che avevo chiesto per il mio compleanno. Ma chiesto a chi? Boh, a qualcuno che non mi ascolta, o on mi sopporta evidentemente... o forse solo non c'è. Magari se sono fortunato oggi, almeno oggi, che poi ormai sono già passate 3 settimane, comunque dicevo almeno oggi mi abbraccia e un cinque secondi di forza me li regala. Non mi capita da una vita ormai. Vorrei sentirla addosso, chiunque essa sia, vorrei appoggiare la mia faccia in mezzo a una cascata di morbidi capelli lunghi. E invece niente, la sensazione è quasi peggio di lei che non mi aveva mai abbracciato neanche per sbaglio e non gliene fregava nulla. Del resto uno pensa solo ai propri bisogni e ai propri desideri. Stronza. Fattelo proprio dire, sei una stronza. Anzi no lascia perdere, non meriti neanche un insulti, non meriti di essere qui in mezzo ai miei pensieri, proprio prima di lei tra l'altro. Non meriti di starci sul mio blog. Non meriti quel ricordo che invece a lei voglio dedicare, a lei che tra l'altro non gliel'ho mai detto ma una delle cose più belle che aveva è come sa sempre infilare la testolina tra il mio collo e il mento, e quel suo musetto lì sembrava fatto apposta per starci in quella posizione. Ci vuole un secondo, un secondo solo. E hai rovinato tutto. Rewind. Accompagnami, devo andare in un posto. Ma è notte fonda???!!!??? Almeno mi fai compagnia, se ci sei tu al ritorno non mi addormento. E poi, altre due parole buttate li, due frasi, due ricordi. E' già passata una vita. Non tornerà più. Sono le 4 accendi il telefono e guarda se ti ha scritto. Coglione non lo fa da mesi di scriverti di sera o di notte. E tu non hai mai neanche avuto il coraggio di dirle di lei. Si poteva anche andare in vacanza insieme. Non scherzare. Però si poteva essere felici assieme. Si, si poteva pensarci prima. Si poteva anche essere altrove quel giorno però. Tipo in America.