11.21.2007

Punti di vista

Opinione da tifosi. Prevenuti. Condizionati. Fedeli. Perchè proprio a me chiedi un commento diretto e equilibrato? Ma senza censure o peli sulla lingua...?!? Non penso di averne mai avuti, parlando con te. Ebbene, eccola. Nemmeno stavolta ha fatto quello che doveva, forse anche quello che voleva: forse, e dico forse... Fermo restando che in molti non volevano più lui.
Tre anni alla guida della stessa squadra sono un'infinità, nel basket odierno: dopo l'ultima gara della scorsa stagione, con quel commovente ultimo quarto che nulla aveva a che vedere con tecnica e schemi tattici (solo cuore... non dimentichiamocela mai... l'importanza del cuore...), era chiaro che tutto era finito. Ti dirò più... era già tutto finito il 22 gennaio scorso, giorno di quella sconfitta allucinante, quando dopo l'ultimo time out chiese tiri veloci sugli ultimi possessi, con la squadra incredibilmente sotto di 3 punti. E' finita con la tripla del suo miglior giocatore morta sul ferro. Avevano tutti pronto il "coccodrillo" per la sconfitta annunciata della settimana dopo, che poi fu in realtà la più grande delle vittorie. Con tutta la dirigenza contro e la squadra in campo a lottare solo per dimostrare solo il proprio orgoglio e la propria grandezza.Ha traghettato questa squadra al quarto posto finale, pagando ai playoff le lacune evidenti della rosa: senza un tiratore vero, senza chili sotto canestro, spazzati via dai muscoli e dai centimetri degli ultimi avversari, dalla mira di quel diavolo di americano che non sbagliava mai, da quel pornogafico blocco in movimento del suo miglior difensore sullo "stagger" per il tiro più comodo del suo attacco: non l'ha visto nessuno, non puoi fischiarlo, lo spirito del basket è un altro.
Scandalo.
Già sapevamo che era tutto finito lì. Certo, pensavamo ad una serie A, logica conseguenza d'una carriera in continua ascesa. Poi s'è instillato il tarlo del dubbio, perchè? Pensaci, pensateci, pensiamoci...
Primo anno, semifinale playoff con una squadra dal talento limitatissimo. L'anno dopo si capisce il problema, arrivano i magnifici tre rinforzi ed è trionfo. Nuova categoria, senza un pivot vero perchè bisogna essere leggeri per partire a razzo. quarto posto che ha del miracoloso. Poche storie, almeno 7 squadre avevano più talento di loro, ma quello spirito di squadra ha fatto la differenza. Molto oltre i limiti palesi a tutti... nonostante una gigantesca e magnifica coppia di USA, un italiano portato alla Nazionale, un onesto mestierante spaccaferri in una categoria inferiore, ad ala totale e moderna, fisica e tecnica (o non te le ricordi più le partenze in palleggio dietro la schiena degli ultimi tre mesi??? o un ballhandling finalmente più che accettabile???). Li si è lavorato, e si è creato un giocatore "vero". Morale: ha fatto tutto da solo. Si è trovato e scelto gli americani, ha convinto, ancora non so come, un extraterreste per questo campionato a giocare quaggiù, e a giocare per lui. Ha pescato uno sconosciuto fenomeno, ha lottato contro i mulini a vento, ha portato il suo emergente playmaker ad un livello assoluto, più Parker che Spinelli, con tutta la squadra nelle sue mani. Ha pescato un sostituto degli infortunati coi controcoglioni, e attorno a quella non conferma di gennaio... credimi... si è giocato il destino di questa squadra, che poteva stupire ancora di più e arrivare tra le prime tre... poi me la racconti, con lui in squadra anche nella post-season...
Io lo ringrazierei per quello che ha fatto, e lo capisco, lo comprendo, lo appoggio. Voleva il meglio, ma tra una serie A da comprimario e una panchina da protagonista assoluto non ha avuto dubbi. Io nemmeno, ha fatto bene, e ricordati ancora che li non lo volevano più, anche se moralmente erano obbligati a riconfermarlo. La parola non conta niente, spiace per chi se l'è bevuta quando sapeva come sarebbero andato le cose dopo tre anni, ma è un rischio di questo gioco... Tre anni.... tanti, tanti davvero, quasi troppi. Dice che un giorno tornerà, gli credo. Non voglio pensare che qualcuno possa fischiarlo al suo ritorno: non ha senso... non ha tradito nessuno, non c'era un contratto in essere, non c'erano promesse, c'era solo chi non lo sopportava più. Questo è il professionismo, prendere o lasciare. Prendo, tutta la vita. Anche io che a lui avrò sempre legato un ricordo, a volte doloroso ma indimenticabile. I ricordi più belli del basket in questa città saranno per molti anni legati a lui. Il miracolo di questa squadra, volenti o nolenti, l'ha firmato lui. La qualità tattica dell'allenatore è assoluta, il sogno "Eurolega" lo aspetta anche se ci vorranno ancora degli anni. Prima o poi ci arriverà. Quando tornerà in questa città vorrei vedere tutto il palazzetto cantare per lui come ai vecchi tempi: se lo merita, lo merita la gente. Quando cambi il modo di concepire la pallacanestro in qualcuno hai fatto qualcosa di grande. Ringraziatelo per averlo fatto da voi. In bocca al lupo per quello che lo aspetta, certo, ma ha fatto sognare. Non è poco, credimi. Non è poco.